Il nostro studio ha recentemente offerto soluzioni giuridiche diversificate rispetto alle richieste, comuni a tre coppie, di separarsi consensualmente e di ridurre il più possibile i tempi ed i costi di procedura.
Nel primo caso, trattavasi di coniugi con figli minorenni entrambi assistiti dal nostro studio; una volta raggiunto l’accordo, dal contenuto ampio e destinato ad essere attuato nel medio-lungo periodo, abbiamo loro proposto di cumulare, in unico atto (ricorso), le domande di separazione consensuale e di divorzio congiunto, come previsto dalla recente riforma Cartabia, chiedendo al Giudice che le udienze si svolgessero per iscritto così evitando ai coniugi di recarsi in Tribunale; a gennaio 2024, dopo meno di 40 giorni dal deposito del ricorso, il Tribunale di Rovigo, senza mai incontrare i coniugi, pronunciava sentenza di separazione consensuale omologando il predetto accordo e stabilendo, nel contempo, per settembre dello stesso anno, l’udienza di divorzio;
Nel secondo caso, trattavasi di ex conviventi con un figlio minorenne, i quali chiedevano di raggiungere un accordo su tutte le questioni rimaste irrisolte dopo la fine del loro rapporto di coppia; in tal caso, il nostro studio, che assisteva uno dei due signori, ha svolto, cooperando con lo studio legale che assisteva l’altro ex convivente, la procedura della negoziazione assistita; il 3 gennaio 2024 la Procura della Repubblica di Rovigo, dopo soli 12 giorni dall’invio dell’accordo via pec (avvenuto il 22 dicembre 2023), lo autorizzava;
Nel terzo caso, trattavasi di coniugi già separati, con un figlio maggiorenne economicamente autosufficiente, che chiedevano semplicemente di divorziare; poiché vi erano i presupposti di legge, abbiamo consigliato al nostro cliente di avvalersi della procedura di divorzio in Comune, che è stata accettata dalla moglie, che aveva incaricato un diverso avvocato; stante la richiesta di assistenza del nostro cliente, abbiamo contattato il Comune per attivare tale procedura nei propri uffici ed abbiamo presenziato ai due appuntamenti, i quali si sono svolti, come per legge, a distanza di un mese l’uno dall’altro; dunque, in poco più di un mese la coppia in questione divorziava.
Possiamo senz’altro affermare che, di norma, le summenzionate procedure – che presuppongono trasparenza e collaborazione – consentono non solo di risparmiare tempo e denaro, ma, soprattutto, di ridurre massimamente le tensioni familiari.